Adesso c’è l’appello al sindaco Cammarata, del vice sindaco Enea. Che letteralmente travolto dalle domande e dalle lamentele dei cittadini che chiedevano spiegazioni sui continui spostamenti di salma al camposanto di Vergine Maria e sulle lunghe attese in camera mortuaria”,
è stato folgorato dall’idea. (Gds del 3.11.2011) Una lettera a Diego Cammarata per chiedere “di poter riprendere i contatti con l'Ente Camposanto Santo Spirito. Perché una pregressa e positiva esperienza a riguardo lo ha portato a ipotizzare che nel cimitero di Sant'Orsola esistono teoricamente dodicimila sepolture perenni da liberare e mettere a disposizione dei cittadini. Un servizio pubblico, quindi, espletato dal privato con i crismi della legalità e dell’equità”. E, anche se provvisorio, un rimedio alla perenne vergogna cittadina. Peccato che all'incontro del 2 novembre, al sacrario militare ai Rotoli per la Messa al Campo, non fosse presente il Sindaco. Si sarebbe evitata la lettera, le perdite di tempo e tutto poteva risolversi in un battibaleno. E invece no. Nonostante la disponibilità dell’Ente Santo Spirito che gestisce il cimitero di Sant’Orsola, il direttore degli Impianti cimiteriali del Comune ha espresso la sua contrarietà. "Sant'Orsola è troppo interessata e la soluzione riproporrebbe quanto si sta già attuando ai Rotoli con la requisizione temporanea di tombe private". “Dare risposte vere ai cittadini è ben altra cosa”. Parola di Gabriele Marchese. Burocrate del Comune. Ora, non volendo entrare minimamente nel merito dei rapporti gerarchici che governano l’Amministrazione cittadina, né sulla capacità di decisione e sulle responsabilità personali, emerge, in tutta la sua evidenza, la gestione paradossale oltre che grottesca di un’emergenza cronica: la carenza di spazi per le sepolture. E appena pochi giorni fa il Consiglio Comunale di Palermo ha sostanzialmente rimandato al mittente il progetto del nuovo cimitero. Morto prima di nascere.
In compenso, i lavori per il consolidamento delle pareti a monte del cimitero potrebbero iniziare presto. E se tutto va bene la ditta ha 728 (settecentoventotto) giorni per completare le opere. In fondo, un’inezia, di fronte a ciò che rappresenta il tempo immobile dell'eternità.
***è stato folgorato dall’idea. (Gds del 3.11.2011) Una lettera a Diego Cammarata per chiedere “di poter riprendere i contatti con l'Ente Camposanto Santo Spirito. Perché una pregressa e positiva esperienza a riguardo lo ha portato a ipotizzare che nel cimitero di Sant'Orsola esistono teoricamente dodicimila sepolture perenni da liberare e mettere a disposizione dei cittadini. Un servizio pubblico, quindi, espletato dal privato con i crismi della legalità e dell’equità”. E, anche se provvisorio, un rimedio alla perenne vergogna cittadina. Peccato che all'incontro del 2 novembre, al sacrario militare ai Rotoli per la Messa al Campo, non fosse presente il Sindaco. Si sarebbe evitata la lettera, le perdite di tempo e tutto poteva risolversi in un battibaleno. E invece no. Nonostante la disponibilità dell’Ente Santo Spirito che gestisce il cimitero di Sant’Orsola, il direttore degli Impianti cimiteriali del Comune ha espresso la sua contrarietà. "Sant'Orsola è troppo interessata e la soluzione riproporrebbe quanto si sta già attuando ai Rotoli con la requisizione temporanea di tombe private". “Dare risposte vere ai cittadini è ben altra cosa”. Parola di Gabriele Marchese. Burocrate del Comune. Ora, non volendo entrare minimamente nel merito dei rapporti gerarchici che governano l’Amministrazione cittadina, né sulla capacità di decisione e sulle responsabilità personali, emerge, in tutta la sua evidenza, la gestione paradossale oltre che grottesca di un’emergenza cronica: la carenza di spazi per le sepolture. E appena pochi giorni fa il Consiglio Comunale di Palermo ha sostanzialmente rimandato al mittente il progetto del nuovo cimitero. Morto prima di nascere.
In compenso, i lavori per il consolidamento delle pareti a monte del cimitero potrebbero iniziare presto. E se tutto va bene la ditta ha 728 (settecentoventotto) giorni per completare le opere. In fondo, un’inezia, di fronte a ciò che rappresenta il tempo immobile dell'eternità.
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaVOGLIAMO ESSERE GOVERNATI DA FOLLI VISIONARI
Il Vice Sindaco Enea che ha bisogno delle lamentele dei cittadini per prendere contezza di un grave disagio della città, conosciuto da tutti!
Il medesimo vicesindaco che, per comunicare col sindaco, ha bisogno di inviargli una lettera aperta.
Il sindaco di Palermo che ha bisogno che sia il vicesindaco ad informarlo di un problema gravissimo conosciuto da tutti cittadini, e che - se si muoverà, e sottolineo "se" - lo farà soltanto a seguito di una lettera aperta.
Sembra di assistere a una commedia di genere, scritta da Feydau...
Dio ci salvi da questa pletora di sedicenti politici che della politica non capiscono proprio nulla; che forse ne capivano qualcosa all'inizio ma per i quali la gestione continua del potere ha rappresentato una scuola al contrario, una palestra di sciatteria, impertinenza e arroganza!
Diceva bene il pensatore francese Louis Lebret: "Nel mondo ci sono troppi sedicenti saggi e troppo prudenti; oh Dio, ti prego, mandaci dei folli!" Certamente governeranno meglio.
Salvo Geraci
Conosco l'assessore Enea che è persona responsabile e preparata. Il fatto che il sindaco non mette i propri assessori nelle condizioni di lavorare mette tutti in imbarazzo
RispondiEliminaVero e che io mi sarei dimesso spiegando alla gente il motivo, ma non tutti la pensiamo allo stesso modo.
Per fortuna si andrà presto alle elezioni ma in realtà si pone, in questo caso, un grosso problema: CHI VOTARE.
In realtà una rivoluzione civile sarebbe auspicabile, nessuno dico nessuno vada a votare.
Meditate gente, meditate.
GIUSEPPE A.
Povera Palermo, in che mani e' caduta....nemmeno i morti possono riposare in pace!!!!
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