Elenco pagine statiche

giovedì 10 novembre 2011

Capolinea Berlusconi

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo una strenua e inutile difesa si è arreso.
   Lo hanno inchiodato 308 voti contro i 316 indispensabili per continuare. L'8 novembre 2011, alla Camera dei Deputati, è stata la giornata che, finalmente, ha messo fine ai dubbi su ciò che avrebbe ancora inventato per continuare.

   La decisione, dopo il colloquio con Napolitano, è presa. Approvare con urgenza la legge di stabilità e dimissioni. Resta, quindi, il passaggio non meno traumatico e difficile dell'approvazione delle misure chieste e imposte dall’Europa con la lettera del 5 agosto 2011 e con gli ulteriori aggiustamenti.
   Si tratta di ben 39 punti contenuti nella lettera trasmessa dall'UE negli ultimi giorni. Non si scappa da questo. E c'è pure il monitoraggio dei tecnici della UE e della Bce, e dopo del FMI, sull'andamento dei provvedimenti che dovranno essere adottati. A questo punto, considerato l'andamento disastroso delle borse con il rendimento al rialzo dei titoli italiani, che si avvicina alla soglia del non ritorno con il serio rischio del fallimento, tutte le forze politiche dovranno assumersi le loro responsabilità.
   Varata la legge di Stabilità, Silvio Berlusconi rassegnerà le dimissioni. Inizierà così la procedura prevista dalla Costituzione e il Capo dello Stato avvierà le consultazioni con tutti i partiti. E dopo dovrà decidere cosa fare. E saranno momenti difficili. Governo di Unità nazionale? Affidato ad un uomo della ex maggioranza allargata? Un tecnico appena nominato senatore a vita come Mario Monti? Elezioni anticipate?
   Questo è il momento, forse il più delicato della sua storia politica, nel quale Silvio Berlusconi dovrà dimostrare di essere uno "statista", e passare alla storia per questo, o, invece, no.
   La differenza è notevole e il Paese se lo ricorderà.

***
10 novembre 2011

14 commenti:

  1. E' finito un ciclo su questo nessuno puo' avere dubbi finisce il berlusconismo e parimenti l'antiberlusconismo questo potra' essere un problema per chi di questo e su questo ha fatto le proprie fortune politiche e non .Per anni e' bastato alzare uno dei due vessilli per potere avere spazi di ogni tipo, personaggi che non avevano mai detto nulla ne' tantomeno rappresentato qualcosa ce li siamo trovati presenti in ogni luogo in rappresentanza di una delle due curve e piu' si era ultra' e piu' si andava avanti.Adesso tutto si scomporra' per poi riaggregarsi attorno a posizioni e valori riattualizzati e condivisi attraverso strumenti di nuova e reale partecipazione.Anzi a tal proposito voglio ringraziare e complimentarmi con ''POLITICAPRIMA'' per la disponibilita' che offre a chi ha qulcosa da dire di poterlo fare. SERGIO VOLPE

    RispondiElimina
  2. CAMBIAMENTI

    Io penso che ogni assestamento del "sistema" obbedisca - come ogni altra 'cosa' in natura - alle leggi che ne regolano l'esistenza.
    Non c'è variazione in ogni sistema (neanche in quello politico) che non comporti una 'modifica' della struttura di partenza.
    "Non si può entrare due volte nello stesso fiume!" considerava Eraclito alludendo al fatto che l'acqua modifica forma ed aspetto ad ogni istante.
    Così appare una pia illusione che - caduto un leader col tutto il suo contorno - tutto ritorni esattamente come prima che ci fosse; o che basti sottrarre aritmeticamente ciò che - durante - è cambiato!
    Non ci si riuscirebbe nemmeno con la riduzione a potenza, tante sono le co-implicazioni (vogliamo dire le 'dimensioni'?!) con le quali ogni singolo fatto interagisce determinando "dell'altro e del nuovo"...
    Ciò detto, non possiamo sul serio pensare che - "pacificamene", inteso il termine come nel diritto - "tutto si scomporrà per poi riaggregarsi attorno a valori riattualizzati (col "biopresto"?), e condivisi attraverso strumenti di nuova e reale partecipazione... quali? non saranno quelli di sempre?!).
    No, caro, apprezzato e colto amico Sergio, devo dire che fortunatamente ogni cambiamento determina un'entropia dalla quale - fortunatamente!- non può che generarsi una sostanza parimenti prevedibile e imprevista. Questa è la sorte di ogni cosa che riguarda l'uomo. E' ininfluente il recriminare o il gioire. Con affetto,

    Salvo Geraci

    RispondiElimina
  3. ottima riflessione sono pienamente in linea con questo pensiero. sono dell'idea che il vero problema sarà quello di trovare un altro leader che riesca ad avere il giusto carisma gli argomenti e i mezzi per guidare la nostra amata italia. fin qui è stato semplice per gli oppositori bastava come ha detto il sign. Sergio alzare un polverone sul berlusca per avere spazio in tv. Di Pietro ne sa qualcosa,ma del resto lui ha sempre avuto spazi grazie agli eventi vedi MANI PULITE.. non credo aimè che in questo momento ci sia qualche politico che possa risollevare le sorti dell'italia per un semplice motivo perchè appunto sono politici, non uomini di stato.. e la differenza sta come diceva Arthur Charles Clarke nel fatto che "Un politico pensa alle prossime elezioni, un uomo di stato alle prossime generazioni."fin quando si ragionerà da politici il risultato sarà sempre quello poveri noi. BRUNO GATTUSO

    RispondiElimina
  4. L’8 novembre 2011 è davvero molto simile all’8 settembre 1943 : l’Italia si è arresa alla superiore forza degli alleati ( UE , BCE , G20 , FMI ) ed ha firmato un umiliante ( economico ) armistizio .
    Adesso servirebbero statisti come un nuovo Alcide De Gasperi , coadiuvato da novelli Moro , Fanfani , Andreaotti , Togliatti , Nenni , La Malfa , Saragat , Einaudi . Purtroppo non li abbiamo .
    Abbiamo soltanto , per fortuna , alcuni banchieri ( Draghi , Monti , Visco , Saccomanni , Passera ) ed un Capo dello Stato ( unico uomo che fa onore alla politica , alle istituzioni ed alla vecchiaia ) eccellenti italiani stimati all’estero . Come dire che nel 1943 , dopo l’armistizio , l’Italia si fosse trovata ad affidare il proprio destino soltanto a dei generali , ma nessun politico come quelli sopra citati in attività nel 1943 .
    La Francia si trovò alla fine della guerra soltanto con un generale , De Gaulle , e fu la sua fortuna . L’Italia oggi può solo sperare che i suoi banchieri sopra citati siano , anche se solo considerati tutti insieme , un De Grulle italiano di oggi . Auguriamocelo .
    Berlusconi non è mai stato , non è , e non riuscirà più ad essere uno statista , perché non è mai stato un politico , ma solo l’esempio più brillante , si fa per dire , del tipico imprenditore italiano della prima repubblica fai da te , che dal nulla ha costruito un impero economico utilizzando ogni persona e mezzo utile a questo scopo , mascherando la sua cinica ambizione con un inossidabile sorriso di plastica , considerando , dopo la “Milano da bere” , anche l’Italia , lo Stato e le sue istituzioni come un il migliore drink da bere , compresi gli italiani .
    E’ finita . E’ finito lui e la sua storia e il suo circo di nani e ballerine .
    Senz’altro è finita la seconda repubblica , finalmente .
    Bisogna costruire la Terza Repubblica . Per questo ci vuole tempo . Quindi niente elezioni anticipate , ma un governo di emergenza nazionale fatto dalle migliori persone competenti per tamponare il debito pubblico e fare un minimo di nuove regole strutturali , istituzionali ed elettorali.
    Dicono bene entrambi gli amici Sergio (scomposizione e riaggregazione dei partiti e dei valori) e Salvo (ciò avverrà in maniera prevedibile ma anche e soprattutto imprevedibile) .
    La cosa che temo di più , purtroppo , è che oggi è iniziato un bagno di lacrime e sangue , come al solito a carico di tutti noi ( tranne la casta ) , prevedibile e imprevedibile per entità ma sicuramente permanente ( scusate , volevo dire strutturale ) .
    Un saluto particolare a Salvo Geraci : complimenti per l’uso che fai della filosofia come una clava per frantumare cose ed individui nemici della dignità e della libertà della persona . Quando ci vuole, ci vuole . La filosofia in tempi come questi è lo strumento più efficace per comprendere , senza arrabbiarsi troppo , perchè siamo ridotti così e cosa dobbiamo evitare per andare verso un mondo nuovo , e possibilmente migliore .
    Psquale Nevone – 10.11.2011

    RispondiElimina
  5. Dopo aver letto i precedenti commenti, che sono a dir poco, da fuoriclasse, usando un termine calcistico, sento che sarebbe fuori luogo un mio commento, anche perché è già stato detto, in maniera molto più erudita, quello che avrei voluto dire.
    Non mi resta che complimentarmi e salutare gli autori, in particolare con affetto, Salvo Geraci.
    Sergio Potenzano

    RispondiElimina
  6. basta con leaders e liderismi non hanno mai portato nulla di buono se cerchiamo il dittatore buono non abbiamo capito nulla.

    RispondiElimina
  7. Un sincero applauso a chi ha scritto l'ultimo commento.
    Non ci servono nuovi "premier" pseudocarismatici...la democrazia è di tutti, ed ha bisogno di tutti, non di pagliacci che si ergano a nostri condottieri.
    ma forse questa democrazia non trova un posto in prima fila nell'animo degli italiani.
    Ettore

    RispondiElimina
  8. Vorrei tornare sull’argomento , considerato il susseguirsi di fatti e dichiarazioni politiche che in queste ore si susseguono una dietro l’altra che ci costringono a dover rivalutare le nostre opinioni .
    Non mi piace più la prospettiva del governo tecnico Monti . Il toto-ministri ci spiattella solo nomi di banchieri ed economisti . Il maxi emendamento al senato viene dato per approvato in commissione bilancio , ma l’unico dettaglio sottolineato è mettere gli statali in esubero a disposizione all’80% dello stipendio ed anticipare subito la riforma dell’attuale struttura pensionistica .
    Ci si fa capire che si vuole una maggioranza molto larga , non importa se aberrante (PDL – 3° polo – PD) , purchè allontani le prossime elezioni alla fine naturale della legislatura (aprile 2013). Insomma , i tecnici (in effetti uomini apparato , nonché la famiglia Letta zio e nipote) sono disposti a metterci la faccia solo se hanno la garanzia di stare al potere il più a lungo possibile . Vedi che novità !
    I poteri forti vogliono la macelleria sociale , ma con il consenso del popolo espresso attraverso i partiti politici più forti oggi in parlamento ( i tre sopra citati pari quasi al 70% ) , cioè con il consenso delle vittime .E no , no e ancora no .
    La sovranità , dice la nostra costituzione , appartiene al popolo che la esercita attraverso i suoi rappresentanti democraticamente eletti (Parlamento e Governo , ed anche Presidente della Repubblica ) . Quindi , quando i nostri rappresentanti politici (maggioranza ed opposizione ) arrivano al capolinea si fa una sola cosa sola : si torna al voto ( vedi Spagna e Grecia ) . Altrimenti l’alternativa è il Belgio che da un anno e mezzo è senza governo e sull’orlo di una separazione in due stati ( vedi ex Cecoslovacchia).
    Nuove elezioni , con nuove formazioni politiche e nuovi rapporti di forza , hanno bisogno anche di nuovi leaders . E’ indispensabile e , quindi , inevitabile che 60 mln. di cittadini e 45 mln.di elettori abbiano alcuni politici stimati che sappiano rappresentarli al meglio senza tradirli . Non si tratta di volere dittatori buoni , uomini della Provvidenza , ma persone che sappiano guidare (diciamo autisti?) il pullman che ha a bordo tutti noi . Quelli dell’8 novembre scorso sono arrivati al capolinea con il pullman ridotto a un rottame .
    Psquale Nevone – 11.11.2011

    RispondiElimina
  9. Il ministro brunetta una delle presenze piu' ridicole,rancorose ed impresentabili di questo governo di cialtroni ha voluto prima di essere cacciato via, vendicarsi contro i pubblici dipendenti inserendo all'ultimo istante e senza nessun confronto anzi senza neppure un preannunzio politico la norma '' ammazzastatali'' al solo scopo di soddisfare il suo odio personale verso i pubblici dipendenti. La cosa che mi fa rabbia e' che i pubblici dipendenti non riescano a fare categoria ne' tantomrno blocco sociale contro chi e' mosso da furore ideologico contro la loro esistenza in vita. STATALE SOTTOPAGATO ED INCAZZATO

    RispondiElimina
  10. Berlusconi è stato bravo a puntare sulla categoria del "tifo": una parte consistente dei suoi elettori non lo giudica per quello che fa ma per quello che crede che sia. I suoi elettori "tifano per Silvio", gioiscono con lui dei suoi successi personali forse è gente che ha bisogno di riconoscersi in una figura forte. Sull'altro fronte non abbiamo personalità di così forte impatto sociale.
    L'opposizione è divisa su tutto e gli elettori del centrosinistra non trovano un leader con cui condividere la stessa cieca passione e quindi ne leader ne proposte alternative.
    Probabilmente si darà l'incarico, per formare un nuovo governo al prof. Monti che a sua volta (in maniera disinteressata) si è fatto nominare senatore a vita e cosi anche in caso di insuccesso (e per il bene dell'Italia) avremo sulle nostre spalle una bocca in più da sfamare.
    Alla faccia del cambiamento.
    Meditate gente, meditate.
    GIUSEPPE A.
    P.S.
    Complimenti a Giangiuseppe che con BLOG ci permette di dire la nostra .

    RispondiElimina
  11. Non mi riconosco e non riconosco gli italiani nelle categorie molto semplificate di cui parla il sig. giuseppe. per me silvio berlusconi e' solo uno squallido e losco figuro che ci ha infangati davanti al mondo intero.

    RispondiElimina
  12. Sembrerebbe stentare a nascere il governo Monti,non sembra fare breccia nella sensibilita' politica di tante chiamiamole forze politiche ,anche se di politico hanno ben poco il fatto che l'italia sia ben avviata al disastro. Detto questo se non dovesse riuscire il tentativo di governo di solidarieta'nazionale di fine legislatura ,perche' non trasformarlo in un governo d'inizio legislatura andando subito al voto e presentando Monti candidato presidente ,sostenuto da chi oggi lo sostiene.Un cartello PD ,terzo polo e la parte sana della ex PDl al netto di fascisti ,lazzaroni e massoni? Credo che avrebbe certamente una larga maggioranza e se non dovesse avercela ....pazienza. THE FOX

    RispondiElimina
  13. forse non tutti hanno ancora capito che un ciclo si è già chiuso ed una nuova fase è gia ampiamente iniziata.... allora la cosa giusta da fare è far prevalere i valori e le idde che ormai da troppo tempo ci siamo privati di esternare.....milazzo giuseppe

    RispondiElimina
  14. il paese ha bisogno di forze ed ide nuove per apportare quel rinnovamento che tutti annunciano sempre ma che non viene mai fatto.....giuseppe milazzo

    RispondiElimina