Ha coraggio. È giovane quanto basta. E ha le idee chiare. A 36 anni è già stato Presidente della Provincia di Firenze ed è Sindaco della città dal 2009. Nella classifica di Monitor Città 13° edizione del primo semestre 2010, è stato il sindaco più apprezzato d’Italia.
Nella 15° edizione del primo semestre 2011 risulta al terzo posto dopo Piero Fassino sindaco di Torino e Flavio Tosi sindaco di Verona. Un bel risultato. Da qualche tempo Matteo Renzi è il “rottamatore” del Pd e lotta contro una classe dirigente della politica vecchia che mira a conservare se stessa. “Mandare in pensione il berlusconismo, e mandare in pensione anche l'antiberlusconismo”. “Avere il coraggio di dire che in un paese non è normale che cambino tutte le volte i simboli e i nomi dei partiti e rimangano sempre gli stessi. Cambiando continuamente i simboli dei partiti, si sono esaurite foreste e fattorie. Meglio, allora, i simboli dei partiti attuali, ma cambiando le facce e la classe dirigente”.
E lancia “il Wiki-Pd, le sue cento proposte, da diffondere su internet per cambiare e ridare una speranza, per riportare l'Italia a essere una super potenza culturale, la patria della bellezza e non della volgarità”. “La storia nuova la scrivono i pionieri non i reduci, non si ferma il vento con le mani e l’energia di chi ha voglia di partecipare”. Alla Leopolda di Firenze nella sua “big bang”, la tre giorni dei rottamatori dal 28 al 30 ottobre 2011.
Le sue idee spaziano dall'estensione del metodo contributivo per le pensioni alla patrimoniale. Dal taglio della spesa pubblica alla liberalizzazione delle professioni con l’abolizione del valore legale del titolo di studio. E riguardo alla lettera della BCE del 5 agosto,quella nella quale l’Europa invita l’Italia a prendere provvedimenti urgenti contro la crisi, esprime con coraggio la sua approvazione. E non condivide il suo partito che invoca l'Europa quando conviene e ne prende le distanze se propone riforme scomode.
Ora, a prescindere dalle simpatie o meno per il Partito Democratico, bisogna riconoscere che, nel panorama politico italiano, Matteo Renzi rappresenta una novità evidente. Una proposta nuova da tenere in considerazione che desta curiosità e può determinare una svolta positiva nella politica.Forse non sarà la soluzione a tutti i mali dell’Italia. Forse anche lui resterà schiacciato dal trita sassi che i “vecchi”, quando si coalizzano per salvarsi, sanno usare meglio di tutti. Forse la nuova stagione tarda ancora ad arrivare.
E forse l’Italia non è ancora pronta. Ma vogliamo dare fiducia e speranza a chi, come lui, ha il coraggio di parlare forte e chiaro. Che è capace di dire che in Sicilia, per esempio, il Pd ha perso le elezioni contro Lombardo e, dopo qualche mese, si allea con lui a dispetto del voto popolare.
Che ha la forza e la passione, oltre che la freschezza dell’età,e l’entusiasmo, per tentare di trasformare l’Italia, parole sue, in “super potenza culturale e patria della bellezza e non della volgarità”? E Palermo, città molto più grande di Firenze e non meno importante, deve riflettere sul suo prossimo futuro, sui personaggi che dovranno guidarne la rinascita, e, con onestà intellettuale, fare un paragone? Speriamo.
Ora, a prescindere dalle simpatie o meno per il Partito Democratico, bisogna riconoscere che, nel panorama politico italiano, Matteo Renzi rappresenta una novità evidente. Una proposta nuova da tenere in considerazione che desta curiosità e può determinare una svolta positiva nella politica.Forse non sarà la soluzione a tutti i mali dell’Italia. Forse anche lui resterà schiacciato dal trita sassi che i “vecchi”, quando si coalizzano per salvarsi, sanno usare meglio di tutti. Forse la nuova stagione tarda ancora ad arrivare.
E forse l’Italia non è ancora pronta. Ma vogliamo dare fiducia e speranza a chi, come lui, ha il coraggio di parlare forte e chiaro. Che è capace di dire che in Sicilia, per esempio, il Pd ha perso le elezioni contro Lombardo e, dopo qualche mese, si allea con lui a dispetto del voto popolare.
Che ha la forza e la passione, oltre che la freschezza dell’età,e l’entusiasmo, per tentare di trasformare l’Italia, parole sue, in “super potenza culturale e patria della bellezza e non della volgarità”? E Palermo, città molto più grande di Firenze e non meno importante, deve riflettere sul suo prossimo futuro, sui personaggi che dovranno guidarne la rinascita, e, con onestà intellettuale, fare un paragone? Speriamo.
Certo che queste esternazioni colpiscono molto l'opinione pubblica. Contengono molte verità che se fatte con l'intento di cambiare davvero ci si potrebbe fare un pensierino. Ma considerando i miei capelli pochi e quasi bianchi mi viene il sospetto che tutto venga fatto per scalzare il vecchio e...!!!
RispondiEliminaPer cambiare veramente dovrebbe confrontarsi di persona con i responsabili del suo partito con un dibattito pubblico e non mandarsele a dire tramite interviste.
Voglio fatti e non parole. Si stacchino dalle loro appartenenze e scendano in piazza.
Una buona idea sarebbe, forse, una raccolta di firme per formare, non un nuovo partito, ma un movimento popolare e creare una classe dirigente che venga dal basso. Che ne dite?
Meditate gente, meditate.
GIUSEPPE A.
Stavolta Matteo Renzi ha rottamato se stesso .
RispondiEliminaL’ultima cosa che il PD e l’Italia hanno bisogno oggi , in un momento così drammatico da “ ultimi giorni di Pompei “ , è l’ennesimo polemizzatore contro tutti e contro tutto .
Si tratta solo di polemica , di slogans , non di proposte . La forma , poi , mi sembra quella di un aspirante “cabarettista politico” . Questo mestiere lo fa meglio Crozza.
Questa volta mi sembra che Bersani l’abbia detta giusta : le parole di Renzi sono idee degli anni Ottanta , cioè quelle che a Palermo abbiamo vissuto con il “Matteo Renzi “ di allora in versione “Conca d’oro” ( leggi Leoluca Orlando ) .
Solo che allora , trentan’anni fa , a Palermo si era aperto un laboratorio politico “illuminato “ dai gesuiti Bartolomeo Sorge ed Ennio Pintacuda , c’erano molti cittadini onesti e coraggiosi pronti ad una battaglia civile , propositiva e positiva , c’era un Cardinale come Pappalardo ( una Chiesa che parlava e denunciava ) , la vecchia politica capì la necessità di novità e diede spazio a persone ed idee nuoce sperando di continuare a convivere con esse .
Sappiamo come è andata a finire : una esaltante Primavera di Palermo finita purtroppo , per colpa del protagonismo civettuolo di alcuni e della immancabile reazione della malavita , in un triste ed interminabile inverno polare . E’ sopravvissuto soltanto Orlando , una fotocopia sbiadita di ciò che fù , politico abile ed affascinante ma non più spendibile nel panorama politico attuale , anzi fuori dalle attese odierne dei cittadini e degli elettori .
Ho partecipato a Palermo ad una riunione dei rottamatori , guidati dal suo luogotenente Davide Faraone . Sono scappato indignato dopo cinque minuti , prima che cominciasse la sua omelia .
Era affollato da giovani e belle ragazze della buona società , che sorseggiavano drink dall’alto dei loro tacchi a spillo ed avvolte da vestiti eleganti delle migliori griffe . I ragazzi avevano un look adeguato . Di vecchi come me ( cinquantenni ) : solo io e mia moglie . Non c’è di chè.
Renzi , come massimo , può fare una sola cosa : il suo mestiere di Sindaco . Dimostri di saper fare la “primavera di Firenze “ . Non credo che abbia le capacità di fare almeno questo . Provi a prendere lezione da un Maestro nel settore : Leoluca Orlando . Purtroppo non so se questo sarebbe sufficiente , visto cge Firenze di oggi non è la Palermo degli anni ’80 ,
Auguri Matteo Renzi . Avanti un altro .
Pasquale Nevone – 02.11.2011
questo è quello che penso di renzi:
RispondiElimina1) è l'ultimo sottoprodotto della politica-demagogica italiana, dice più che altro cose scontate e/o stupide
2)le uniche proposte "politiche" che ha avuto la sfortuna di prounciare sono tutt'altro che nuove, anzi, vanno indietro gradualmente nel tempo dall' acqua, al nucleare, fino al mercato del lavoro...e sicuramente c'entrano ben poco con un concetto anche aleatorio di "sinistra"...probabilmente il suo habitat naturale sarebbe il pdl.
Detto questo ogni spinta alla politica, in linea con quello che è lo spirito del blog, è in tempi bui benvenuta...anche se da un innovatore ci si aspetterebbe livelli un po' più elevati
a me piace perche' e' simpatico,giovane,spiritoso,parla a ruota libera,e'abbastanza ignorante quindi in sintonia con il resto del paese insomma lo vrdo bene.anche se non nego che ci sono altri giovani emergenti uno di questi e' checco zalone.sergio
RispondiEliminaCERTI PALERMITANI
RispondiElimina'Absit iniuria verbis! Lo dico in premessa sperando di non urtare la suscettibilità di persone amiche e che apprezzo.
Nell'ardimentoso dibattito che nel Paese si sta svolgendo pro e contro Renzi, in un caso posto addirittura nell'arengo dei cabarettisti, e - in un altro - messo fuori graduatoria perfino da Checco Zalone (stimabilissimo attore e pregevole piano jazzman, ma certo non noto per la sua presenza in politica), mi viene in mente, eredità dei miei studi umanistici, Roscellino da Compiègne, noto anche per avere strutturato una teoria da tempo diffusa tra le varie scuole filosofiche, quella degli universali, distinguendoli ordinatamente in universali 'ante re,', 'in re', e 'post rem'. Nelle fattispecie, infatti, mi sembra che si disquisisca della universalità del concetto di politica astraendolo dall'essenza concreta, e cioè dall'uomo che la esercita!
Reduci da due mandati di un Sindaco distintosi per la sua - come egli stesso diceva a proposito di un'ipotesi di reato contestatagli - "trasparenza" e con la quale concordiamo fino al punto da ritenerlo tanto "trasparente" da non essere avvertito che come puro epifenomeno sovrastrutturale, qualsiasi discussione sulle politicità del politico O della sindacalità del sindaco diviene superflua. Per favore, allora, torniamo all'essenza... avercene dico uomini come Rienzi, senza storcere il naso come d'abitudine fanno di fronte a qualsiasi soluzione, certi palermitani radical-chic, pronti sempre a criticare, pretendendo peraltro di essere sempre all'interno del binario 'politically-correct'!
Salvo Geraci
e ti pareva che non si andasse a parare sul sindaco diego cammarata. sindaso su cui e'facile sparare addosso come se fosse il padre di tutti i mali.la citta' e' sporca dicono 'ma quando mai e' stata pulita. e poi tolto leoluca orlando unico vero sindaco di palermo chi vogliamo rimpiangere,vito ciancimino,lima,camilleri,lo vasco,orobello o chi altri? ma diciamo la verita' cammarata e' stato mediocre come tanti altri ma il piu' per bene e non colluso che palermo ricordi
RispondiEliminaUN SINDACO MEDIOCRE
RispondiEliminaSe è perbene un Sindaco che utilizza (se sarà provato) un dipendente del Comune per pilotare ed accudire alla propria imbarcazione, ci asteniamo dal fare ulteriori commenti.
Se, già in partenza, dobbiamo contentarci di un Sindaco mediocre, alla fine medieremo su di un Sindaco anche un po' scarso.
Anonimo dice che è stato mediocre come gli altri... dobbiamo ritenerci soddisfatti? Non è colluso con la mafia ed altri lo erano! Ma il non essere colluso con la mafia ed essere mediocre non è forse un po' meno del "minimo sindacale" che dovremmo attenderci da un Primo cittadino?!
Se invece tutto sta bene "madama la marchesa", lasciamo pure che Palermo dorma il sonno torpido dei soggetti confusi!
Con simpatia,
Salvo Geraci
Se Renzi sia o meno un buon sindaco, questo non lo so (certo io l'ho anche visto contestare a firenze), ma non c'è bisogno di essere radical chic per potere dire che non se ne condividono nè gli atteggiamenti, nè le strategie, nè le proposte.
RispondiEliminaPer quanto riguarda gli atteggiamenti, penso che sia ingiustificatamente arrogante e che a volte sfiori la maleducazione, ma tant'è, è giovane e la foga è d'obbligo, lo capisco.
Per quanto riguarda le strategie politiche, quelle di renzi lasciano in un certo senso trasparire uno scopo simile a quello di beppe grillo, svolto però dall' interno del pd: e cioè la volontà di "rottamare" un partito il cui ruolo sarebbe ora quello di prepararsi a governare, ed un partito il cui organigramma è comunque stato eletto da un congresso vero (renzi è libero di portare avanti le sue idee all'interno di un partito...certo potrebbe migliorare la tempistica)...da questo punto di vista ci si potrebbe anche malevolmente interrogare sulla buona fede del sindaco di firenze.
Per quanto riguarda le idee lo ripeto: nuclearista, "acquaprivatista", favorevole ai "licenziamenti facili", sempre pronto a dare addosso ai sindacati...mi sembra che abbia sbagliato collocazione politica
Renzi ha raccolti i frutti della sua lotta politica : è stato contestato dal popolo PD riunito sabato 5 novembre 2011 a Roma . Perché ?
RispondiEliminaPer me è chiaro : vuole rottamare il PD , anche se è convinto di dare un contributo forte e nuovo al partito che dichiara essere la sua casa .
Renzi non si rende conto che tutti gli italiani , dal 1992 ad oggi , vogliamo rottamare il vecchio ed i vecchi . In questo senso ha scoperto l’acqua calda .
La cosa più grave delle sue farneticazioni è che non si rende conto che , fatta la lista dei vecchi da rottamare , deve mettere in ordine progressivo e prioritario i nomi . Se facesse ciò , si renderebbe conto che forse ,e dico forse , il primo vecchio da rottamare è Silvio Berlusconi , che di anni ne ha di più sia di suo padre che di Bersani , Veltroni , D’Alema , Bindi .
L’aritmetica non è una opinione . E neanche la responsabilità di una cattiva politica governativa , per non parlare dell’esempio etico dato ai giovani ed agli adulti , italiani e stranieri.
In mone di Dio , Renzi , smettila ! e prova a fare politica progettuale per questo Paese ed i suoi cittadini.
Altrimenti , ti troverai a dividerti i fiaschi in piazza con Berlusconi , che conosci bene per essere andato a casa sua , privata , ad Arcore dietro tua pressante richiesta . Come le escort . Non mi pare poco .
Pasquale Nevone – 08.11.2011
A me personalmente renzi piace e pure molto,è giovane ha carisma e intraprendenza..e poi sarebbe anche ora che in italia si affidasse una carica importante a un giovane..perchè non so se ci avete fatto caso ma siamo gli unici ad avere tutte le cariche più importanti ricoperte da ultrasettantenni.. non si può parlare di cambiamento proponendo gente come la bindi bersani ,fassino,fini, che sono tra i promotori di questa classe politica che ci ha portato allo sfascio se cambiamento deve essere deve essere radicale..e Renzi può portare questa, a mio avviso,questo cambiamento..allontanandosi dalla sinistra ovviamente...
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