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lunedì 26 settembre 2011

Una nuova stagione

È nelle cose, i tempi sono maturi e si tratta solo di rendere il passaggio meno traumatico possibile. All'interno del Pdl lo sanno bene ma evitano di entrare nel merito. Qualcuno parla di primarie già a gennaio 2012.
Quasi tutti, se potessero esprimere la loro più intima convinzione, concordano che il periodo storico contrassegnato da Silvio Berlusconi è al tramonto. Il personaggio ha segnato, comunque, la storia italiana degli ultimi 18 anni e si avvia a completare un ventennio. E per questo gli va concesso l'onore delle armi.

Purtroppo per lui, e per noi, l'uscita di scena è condizionata da una situazione economica molto difficile e delicata. Attraversata da venti impetuosi al di fuori della portata di questo e di altri governi. Che costringe tutti ad affrontare i giorni a venire con spirito di sopportazione e resistenza. Il futuro politico di quell'area dipende dalla capacità di superare definitivamente la sudditanza psicologica verso il capo "padrone" e leader incontrastato. Forse manca qualche passaggio, nell'attesa che il Segretario politico affermi la sua indipendenza.

Se ci riuscirà. Gli altri, invece, dovranno dimostrare di avere un vero progetto alternativo. La sinistra, l'intera area progressista guidata dal Pd e le altre anime che ogni giorno chiedono a gran voce un atto forte di discontinuità, hanno il dovere di proporre essi stessi l'idea di un'alternativa, con un premier e un programma capace di dare speranza e fiducia. Con un'idea condivisa e forte per il rilancio dell'economia e la salvaguardia delle fasce più deboli. 

Non è facile, e nessuno ha la bacchetta magica. Ma ci vuole coraggio, messaggi chiari e sinceri. Nei confronti di un popolo stanco di assistere sempre e solo a richieste di dimissioni, scontri giudiziari, intercettazioni, polemiche sterili e denunce continue. Non se ne può più. I problemi dell'Italia sono tanti e ancora più gravi. È tempo, sul serio, di una nuova stagione della politica.

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3 commenti:

  1. Quasi tutti i partiti politici hanno ormai perso credibilità dinanzi agli occhi del popolo italiano e ne è prova provata l'alta percentuale dei soggetti che si sono astenuti o che si asterrebbero dall'esercitare il loro diritto di voto elettorale!!! I motivi che hanno portato a questa situazione dovrebbero essere ben conosciuti dal PD di Bersani che continua a rimanere inerte dinanzi alla lista interminabile di indagati che vi riporto qui di seguito http://www.stopcensura.com/2011/08/la-lista-degli-indagati-o-condannati.html ...... ma nessuno può mai lontanamente immaginare di battere su questo fronte il PDL che concretizza appieno il proverbio siciliano " U pisci feti ‘ra testa"; infatti, se il padre padrone o come direbbe qualcuno "il porno duce" del partito dell'amore ha in media un processo per ogni due procure italiane, come possono i figli politici non seguire il suo esempio??? E' bene si, il PDL tiene il record con 36 indagati!!! (Ecco la fonte http://www.stopcensura.com/2010/08/ecco-la-lista-degli-indagaticondannati.html ). Certo è che la vecchia UDC di Casini non è proprio il modello da seguire, tra i personaggi più di spicco basti pensare al nostro caro Totò che attualmente si trova dove è giusto che stia!!! Non è pulitissima nemmeno l' IDV di Di Pietro. Il popolo italiano è stanco di subire, è offeso da chi si professa ideatore di leggi volte a migliorare e rendere più efficiente la giustizia, è ormai stufo di pagare il prezzo, ormai troppo alto, di una classe politica marcia e inefficiente!!!! Nei Paesi in cui vige un senso di democrazia una situazione simile è inaccettabile, le dimissioni vengono rassegnate nel momento stesso in cui si acquisisce lo status di indagato!!! Noi cittadini italiani se teniamo davvero al nostro futuro dobbiamo promuovere dal basso questo cambiamento organizzandoci, anche creando dei gruppi politici che possano finalmente accogliere persone competenti e motivate... spetta a noi ricostruire ciò di cui ci hanno barbaricamente privati!!!

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  2. concordo pienamente che l'era BERLUSCONIANA è finita...ed è finita a mio parere come meglio non sarebbe stato possibile....con una crisi economica che getta un dubbio sulle reali potenzialità di questo governo, sulle capacità di un leader quale silvio berlusconi...perchè è evidente che nessuno o in pochi tra qualche anno saranno in grado di dire se questa crisi economica che soffia via l'ultimo alito di vita di questo partito sia stata la causa o la salvezza per i volti sfigurati di questa politica... insomma questi 18 anni di leggi ad personam, di bugie, di politica lasciata in mano a vallette, di consenso guadagnato a suon di bustarelle e spot ci avrebbero riconsegnato il paese in condizioni catastrofiche con o senza la crisi mondiale che vediamo abbattersi su di noi e che dal basso della mia incompetenza giudico solo uno dei motivi della disgregazione italiana... questo paese non cresce da molti anni, non ha un piano industriale da ....mi chiedo se l'abbia mai avuto...tutto è stato lasciato al caso..la malavita mai combattuta oggi raccoglie quasi 5 volte la nostra manovra finanziaria "lacrime e sangue" come dire che se tassassimo quella, l'italia alzerebbe di colpo la testa...un deus ex machina a risolvere tutto...ma non arriverà... nessun euripide è disposto a inserirlo nell'ultima battuta prima del finale... l'italia ha perso, gli italiani forse ancora no...questo ennesimo referendum ci chiede ancora una volta di sostituirci a chi scelte dolorose ma serie e improcrastinabili non le vuole fare...abbiamo scelto noi per l'acqua, per la giustizia per il nucleare e lo faremo ancora fino a quando non capiremo di poter lasciare le matite in mano a degni rappresentanti...per il momento mi permetto solo di manifestare la mia inquietudine...io non dimentico CHE IL BERLUSCONISMO ha impoverito e imbarbarito il paese e le sue istituzioni...nessun velo di commozione, nessuna voglia di piangere il"caro estinto" i funerali si fanno per chi resta ....in questo caso un'italia in pezzi

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  3. Saranno pochi quelli che avranno rimpianti per ciò che si profila ormai all'orizzonte. La consapevolezza di tutto questo investe ormai uomini di governo, politici della maggioranza e cittadini. Ma ciò che preoccupa tantissimo è che, alla fine del tunnel del dopo Silvio, non si intravede nemmeno una flebile luce. E, anche se l’illegalità e le responsabilità sono evidenti, bisogna fare molta attenzione alle derive da qualsiasi parte arrivino. Non si può accettare di consegnare la politica agli interventi di una magistratura dilagante che può fare molto ma molto male. E nemmeno è possibile sostituire la mediazione della politica a colpi di referendum. Va fatta un’opera di ricostruzione del sistema democratico dei partiti, quelli che tantissimi hanno contribuito a distruggere ritenendo di salvare la patria o molto più semplicemente di sostituirsi a loro. Riacquistare fiducia nelle istituzioni e riaccendere la speranza. Compito dei giovani è proprio questo. Difficile, impegnativo, irto di ostacoli, quasi impossibile…ma proprio per questo estremamente entusiasmante.

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