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lunedì 25 luglio 2011

Lavoro e servizi

di Giangiuseppe Gattuso - Dal 1° agosto 2011, 230 lavoratori della Beni Culturali spa (una della società regionali) avranno un aumento di 100 euro al mese (giusto e buon per loro) e "forse" potranno essere assicurate più aperture pomeridiane dei musei. Si, qualche pomeriggio di apertura in più.
Perché non tutti sono disponibili e numerosi altri sono imboscati negli uffici regionali. Dove c'è tanto ma tanto bisogno! Abbiamo affrontato altre volte la questione dell'utilizzo del personale ex lsu degli enti locali, comuni province, regione, uffici vari, ospedali e società regionali, e altro ancora.

Per anni centinaia, diverse centinaia, forse migliaia di questi "lavoratori" sono rimasti a casa (non è un eufemismo), inutilizzati e percependo comunque l'assegno di 530 euro. Con diversi interventi legislativi e accordi è stata trovata una collocazione più o meno dignitosa. Ma, ancora oggi, questa ingente massa di lavoratori, molti dei quali di buona volontà, dignità e, spesso, professionalità non viene adeguatamente e razionalmente utilizzata. Vedi i servizi museali, le aree archeologiche, il patrimonio artistico e monumentale. 

Qui c'è bisogno di assicurare la fruizione e quindi l'apertura al pubblico dei siti negli orari e nei giorni più adatti. E cioè nei festivi e prefestivi, e fino a sera. Ancora oggi, invece, gli orari sono quelli d'ufficio: 8-14 dal lunedì al venerdì, sabato, domenica e festivi chiuso! Così non funziona. Così non incrementiamo il turismo, la fruizione dell'enorme patrimonio artistico, ambientale e monumentale di questa nostra terra.

Non creiamo sviluppo, non creiamo nuove occasioni di lavoro, né nuova ricchezza. Grandissimi sforzi sono stati fatti, nientemeno, per la sorveglianza dei sottopassi pedonali della circonvallazione di Palermo. Che risultato, che produttività. Che spreco. Ma direbbe qualcuno, la sicurezza è importante. E questo è condivisibile. Ma ci pare poco, veramente poco. Ma nonostante gli sforzi e i proclami poco cambia. I sindacati fanno il loro mestiere, difendono i lavoratori e mirano ad accrescere il loro consenso. 

E allora ci vuole di più, ci vuole coraggio, ci vuole l'onestà di dire a gran voce che così non è possibile continuare. La crisi economia che attanaglia le famiglie non consente sconti a nessuno. Chi ha un lavoro può e deve ritenersi fortunato. Tantissimi lavoratori, ne siamo sicuri, se responsabilizzati e valorizzati nelle loro capacità saranno disponibili a fare di più, a svolgere la loro attività lavorativa con orari flessibili che assicurino l'apertura pomeridiana dei siti museali e archeologici, anche nei giorni festivi e prefestivi.

Ma ci vuole determinazione e una sana opera di persuasione. Ci vuole volontà e capacità di fare e di scegliere. Non è facile. Ma la Politica a questo serve.     

   

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