giovedì 23 giugno 2011

I problemi di Palermo. La circonvallazione - E90

Map_E90
di Giangiuseppe Gattuso - Parliamo di questioni che riteniamo fondamentali per il futuro di Palermo. Una classe dirigente “inadeguata” ha determinato una lenta, inesorabile china nella classifica sulla vivibilità, i servizi e le infrastrutture.
La Palermo “felicissima”, la capitale di una terra meravigliosa sono un lontano ricordo. Nella prossima primavera si voterà per eleggere il nuovo Sindaco e ogni candidato avrebbe il dovere di farci conoscere cosa intenderà fare, come e con chi affronterà le emergenze e le esigenze quotidiane dei cittadini. Cominciamo con le infrastrutture. La circonvallazione, o meglio, un pezzo della Strada Europea E90, la mappa in alto.

Una strada di classe A della dorsale Ovest-Est che si estende, nientemeno, per 6.442 km, da Lisbona in Portogallo fino a Habur inTurchia ai confini con l'Iraq, che spacca in due la città quasi come un muro tra la parte lato mare e tutto il resto verso l’entroterra. Un'arteria che collegando di fatto le due autostrade per Messina e Catania con Palermo, l'Aeroporto internazionale "Falcone e Borsellino" e quello di Trapani "Vincenzo Florio" fino a Mazara del Vallo, rappresenta quanto di peggio possa essere stato concepito, mal realizzato e mai completato in fatto di infrastrutture viarie.

pilone 1Una provinciale e miope visione delle esigenze urbanistiche di una grande città come Palermo. Costruita negli anni 50 ha subito diversi interventi spesso inadeguati e parziali.
Un progetto di riqualificazione aveva previsto la realizzazione di una sopraelevata per trasferirvi il traffico di attraversamento alleggerendo di molto quello a raso al servizio di quello cittadino.
pilone 2Vennero realizzati quasi tutti gli enormi piloni di sostegno ancora in bella evidenza lungo il percorso.

Ma una sentenza del TAR di Cagliari, Sindaco Orlando, per un ricorso dei Verdi sull'impatto ambientale, bloccò i lavori. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La classe politica, ovviamente, non ebbe il coraggio di imporsi, di individuare altre soluzioni, di chiamare a raccolta urbanisti, esperti di fama internazionale. Niente. A quanto pare la sopraelevata era stata una scelta sbagliata. La città ringrazia. Ma ancora peggio, alcune delle opere previste, non sono ancora oggi realizzate.

Ponte Corleone E90Ne ricordiamo qualcuna: il Sottopasso di via Perpignano, il raddoppio del Ponte Corleone sul fiume Oreto e lo svincolo sulla via omonima. Altre, invece, hanno visto la luce negli ultimi anni.e per la loro inaugurazione sono state organizzate cerimonie ridicole invece di chiedere scusa ai cittadini per gli enormi ritardi.
 
Sottopasso lavoriPer il Sottopasso di via Leonardo da Vinci, vennero installati grandi pannelli luminosi che scandivano i giorni mancanti all'apertura, come quando viene lanciata la navetta spaziale. Per la realizzazione del Sottopasso di via Pitrè venne mobilitato addirittura l'esercito! L'illuminazione, per lunghi tratti e per tantissimi anni, è stata assente. E poi i passaggi pedonali, una trappola mortale quelli a raso, una vergogna quelli sotterranei lasciati spesso nel totale abbandono. Adesso, ma solo adesso, si stanno realizzando, grazie ai lavori per il tram, i passaggi pedonali sospesi! Le ultime soluzioni, ancora, riguardano l'eliminazione degli gli incroci di via Oreto e via Perpignano, semplicemente sbarrandoli all'attraversamento veicolare. Insomma un disastro incredibile.

E poi il problema del collegamento della città a valle con quella a monte verso l'entroterra e i comuni della provincia a cominciare da Monreale. I ponti su Corso Calatafimi e su via Pitrè risultano da sempre inadeguati, l'incrocio di via Leonardo da Vinci nonostante il sottopasso non riesce a reggere l'impatto del traffico che si sposta verso le aree di grande espansione urbanistica e viceversa e così quello su viale Lazio. Per non parlare dell'uscita di via Belgio. Chissà cosa pensavano i progettisti quando l'hanno concepita.

Ma basterebbe andare poco lontano, a Catania, per rendersi conto di cosa sono stati capaci di realizzare in termini di viabilità e di tangenziali. Catania, no Shanghai.

Giangiuseppe Gattuso

23 Giugno 2011

 

3 commenti:

  1. Vabè, Dai! Hanno risolto l'enigma dell'incrocio Perpignano aggirando il problema mediante lo sfruttamento dei ponti realizzati nel passato, Pitrè e Einstein. Ma almeno così non ci saranno intoppi sulla circolazione se nessuno preme quel bottone rosso per attraversare in superficie, pericoloso per se e per altri. Stessa cosa per quella odiosissima e abnormale Rotonda Oreto con gli svincoli Bonagia e Giafar, nonchè tappo pericoloso per la circolazione autostradale e causa in passato di incidenti assurdi per il taglio netto dei mezzi urbani che interferivano con la viabilità sulla E90.
    Il prossimo vero passo dovrà essere quello di realizzare i Ponti Pedonali a due campate per permettere di spegnere se non tutti, almeno due semafori su quattro. Se i fondi per realizzare il sottopasso Perpignano sono ormai insufficienti, si stornino quei fondi rimasti alla SIS (che realizza il tram e metro a Palermo), al fine di permettere loro,magari senza un nuovo appalto,di realizzare una "copia" del ponte pedonale progettato dalla SIS anche per il Terminal BUS AMAT di Piazza John Lennon, zona strategica per il trasporto pubblico tra Leonardo Da Vinci e Lazio, due importanti arterie della zona centro di Palermo.
    Non servono vistosi ed accattivanti Ponti Di Perrault o Fantascientifici ponti strallati senza pilone centrale per far passare in sicurezza i pedoni. Basta dire alla SiS, previo versamento di quei fondi rimasti, di realizzare altri ponti basandosi sul formato di costruzione adoperato per il primo sovrappasso Pedonale di Via Nina, ultimato ma non ancora aperto ai pedoni. Basandosi cioè sullo stile di un ponte composto da due semipasserelle, un pilone centrale sullo spartitraffico e due edifici che accolgono scale ed ascensori.

    RispondiElimina
  2. www.youtube.com/watch?v=cE2ZzmYla5g

    RispondiElimina
  3. abbiamo dei collegamenti adatti ai tempi in cui si spostava con i muli e i carretti è una vergogna
    .............................................BRUNO

    RispondiElimina